1. |
Vale
02:19
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Una volta mi hai chiesto una canzone
che parla di te, ma non ho le parole
E a scopare l'amore poi che cosa rimane
solo polveri che segnano il passaggio alle scale
il continuo saliscendi non funziona
non ti libera lo sciacquone del water
Sto cercando un testimone al mio dolore
e scusa se fa male, ma non ho le parole
Sei mai andata in montagna a guardare le cime
hanno mai saputo rispondere
e sei mai andata in riva al mare hai domandato alle onde
se hanno mai saputo rispondere
Una volta mi hai chiesto una canzone
che parla di te, ma non ho le parole
E a sparare all'amore poi che cosa rimane
polvere prova balistica d'indagine
la soluzione del caso non funziona
non ti libera l'umore mortale
Mi puzza l'anima, mi puzzan le adidas
Dentro siamo tutti un po' opachi
Il cuore sanguina e il boia scalpita
Il giudice non vuole metterci le mani
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2. |
Gli insetti
04:49
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Io ho dentro un mercato dell'antiquariato
non ancora aggiornato la roba più vecchia
è la gioia preparto
Che cos'hai dentro?
Io ho dentro un locale affollato
col timore di una timida noia
se sobrio non mi sono sfogato
Che cos'hai dentro?
Gli insetti dentro e intorno casa mia
free entry no documenti foglio di via
no DDT io con miei amici zero DVD in TV
Le zanzare mi succhiano via
le mosche intorno ne seguo la scia
e i pipistrelli sulla testa mi scovolgono il sonno no
Che cos'hai dentro?
Non si possono elencare tutte
a volte ne ho fatte di tutti i colori
blatte brutte e chiatte o matte fuori
ma veramente fuori
Non si possono elencare tutte
a volte ne ho fatte di tutti i colori
blatte brutte e chiatte o matte fuori
ma veramente fuori
L'amante nel letto, la mano stiletto
la mantide religiosa
Sipario suddetto Siddharta da esempio
si lascia alle spalle la sposa
Tra i villi lo strider dei grilli
farfalle che imbrigli e
Le tele dei ragni tra i loro ologrammi
catturano anche te
Ho una parte del genio sindacale umano
all'atto in percentuale proporzionale al substrato subumano
dello strato d'animo di Roby Drago
Che cos'hai dentro?
Che cos'hai dentro?
Non so non ricordo niente
sarà che dopo la doccia bollente che ho fatto
ho perso tutto inevitabilmente
Le zanzare mi succhiano via
le mosche intorno ne seguo la scia
gli insetti dentro e intorno casa mia
Pensi è il momento della poesia
la rima, la casa, la resa la mia
gli insetti dentro e intorno casa mia
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3. |
Allo specchio
02:30
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Lasciarsi andare te la senti?
E' solo scorrere della corrente
Vorrei tornare la nella tua valle
Voglia latente e tu buchi il silenzio
Lasciarsi andare senza paracadute
Non puoi rincorrere il tuo tempo
Vorrei curare più il mio aspetto
Ed il fantasma di un altro
Che getto a vomito
di quei colori cupi che ho dentro
l'età lenta degli enta è lo spettro
Un disastro
se a spasso distratto lascio aperta la giacca
l'età lenta degli enta è uno spasmo d'asma
(L'età lenta degli enta è uno spasmo d'asma
se a spasso distratto lascio aperta la giacca
un disastro
L'età lenta degli enta è lo spettro
di quei colori cupi che ho dentro che getto
a vomito)
L'età lenta degli enta è uno spasmo d'asma
se a spasso distratto lascio aperta la giacca
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4. |
Consommè
04:16
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Prendi il passato
come fosse l'entrée di qualcos'altro
un primo un secondo
che da cotte e stracotti si sciacqua
Di un crudo contorno
Prendi il passato
soffiaci sopra
prima di ingollarlo se
scotta troppo
Prendi questo passato
aggiungi del sale se era sciapo
o dello zucchero se amaro
non sempre il gusto è appagato
dell'origine resta un ricordo
Prendi questo passato
mescolalo
troverai delle parti più dense
puoi diluirle col tempo
Io ad esempio il passato
lo guardo dall'alto ci metto
sopra un dito ogni tanto
e rifletto sul riflesso mio ondulato
poi lo mescolo
con un mestolo
dal lungo manico
Ora prendi questo passato
condividilo con gli altri
ci sono commensali voraci
che sono andati oltre
chi era in bagno
e non ha ancora ordinato
Ora prendi questo passato
guardalo
magari un giorno
ci andrai oltre e
ciò che è stato
è stato
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5. |
D'estate non ho parole
03:08
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Cento serate a lunghi sorsi inconcludenti
e poi sperate a soluzioni coi vostri sciocchi risvegli
Il luogo sereno
dietro a occhiali da sole
bel posto dove stare
tra sedentarie illusioni ottiche
trasformo il volto
vanto un far da signore
Nonostante le lancette tirate
in discorsi sigarette e serate
Che metterò in mensole
per farne collezione
Concordo nel perdersi altrove
scavando a fondo ora
affronto il giorno ora
con il mio bel paio di occhiaie
Che metterò in mensole
per farne collezione
D'estate non ho parole
soprattutto dopo il tuono di un cannone
cambia il tono, il colore
In tasca intanto
le esperienze rubate
ad altre persone
Come in semafori di prima mattina
dove si fa fatica ad inserir la prima
la marcia è importante per allenare
la corsa verso
Il luogo sereno
dietro a occhiali da sole
bel posto dove stare
In tasca intanto
le esperienze rubate
ad altre persone
Concordo nel perdersi altrove
scavando a fondo ora
affronto il giorno ora
con il mio bel paio di occhiaie
Che metterò in mensole
per farne collezione
E finito tutto, non si salva niente, ridotti all'osso
Abbiamo dipinto l'alba coi denti verniciati di rosso
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6. |
Lenzuola
02:43
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Nutro un dolore antico
come miele per il lievito madre
padre non sono mai bastate
le tue pacche sulle spalle
D'estate sai non ho parole
è evidente che mi sto lasciando andare
cosa sto lasciando andare
Cosa sto lasciando andare
Esigo di un atto duro e spinto che sogno
quando senza te mi sento spento
il cane di rabbia abbaia dentro
lo rendi mansueto
e arriva un refolo di vento che danza tra
le lenzuola e la mente
tra i nostri corpi il cuscino unico optional
Del letto perfetto fatto di noi
e di respiri che si innalzano in gola
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7. |
Silenzi
03:04
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Io neppure in grado di affrontare il getto della doccia
Eppure a periodi costanti valutiamo il tuo grado di lotta
La traballa ancora il letto e giù distante
arriva la ripresa in atto
Come te ho dei silenzi che non ci si può permettere
ho dei silenzi che non ci si può permettere
Quello che mi fa restare sulla terra
quando penso a te è gravità
o è soltanto un vuoto di memoria
Quello che mi fa restare sulla terra
quando penso a te è gravità
o è qualcosa che pian piano
mi trascina nelle sotterranea
Avrei pensieri da doverti trasmettere
le domande da farti capire cos'è il tuo sonno sensibile
fuori sembra pietra tanto che
la tua volontà di rimetterti in piedi non sia capita
la tua voglia di rimetterti in piedi non si sa mai capita
Come te
Come me e te ora disgregati come meteore
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8. |
E mi desti i sensi
03:38
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L'aria che respiro mi porta in Asia
e i profumi tuoi immagazzino
nemmeno tu lo sai
l'oriente che ricorda te
E le immagini che mi
sanno dell'immagine
offusca la testa fino sopra
come Europa
una bellezza sopraffina,
smisurata
per quanto tu l'abbia girata ancora
sconosciuta
Ed entusiasta a scoprire un gusto
sempre nuovo che riempie labbra e bocca
come paprika,
piccante Africa
E gli echi che non conosci di suoni
estranei eppur curiosi sono
invitanti, ammalia
come Australia
Seppur lontana
come Americhe
stringi forte, carne e pelle
come la possibilità
tattile che ho di te
che ho di te
E mi desti i sensi tra i vari continenti
ti penso, sembro assente
mi sforzo, per tornare nel presente
mi sveglio e ritorno nel mio niente
distanze a volte eterne
oceani, mari
oceani, Mari
E mi desti i sensi tra i vari continenti
ti penso, sembro assente
mi sforzo, per tornare nel presente
mi sveglio e ritorno nel mio niente
distanze a volte eterne
oceani, mari
oceani, Mari
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9. |
Raccolta firme
03:52
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Vorrei
raccogliere firme
vagliare un decreto proporre
una figura in veste di
polizia o controllore atto
a multare chi
per voglia o distratto abbia
spezzato il cuore ad un altro
Non scherzo, son serio
Un gendarme armato di
penna e carta copiativa
col ruolo importante
ricorda il dolore
con pesantezza esattamente tale
al male inflitto ad altra persona
con una poesia
Senza metafora
sbrigandosi al sodo
Tra i fatti realmente accaduti
contando le lacrime in gocce
le notti da solo in attesa
di lei o di lui
smontando le scuse
segnando i ritardi in minuti
le birre bevute nostalgiche
i micron di solchi nel cuore
Prestate attenzione un momento
se passa la legge
nel tuo parabrezza o
cassetta di posta
Nuove figure
Polizia di Stato cercasi
Vigili attacchini di multe
problem solving del cuore
bum bum avenger
ex del traffico
Massima serietà
No perditempo
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10. |
Intestino
04:16
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Ho fame. Di sapere, il pensiero scardinare
le porte della mente violare
la proprietà privata come un delinquente
generare un sentimento anche atroce
perlomeno di terrore
Rebbi infilzati all’ingiù urla piene di rabbia
dipinte con graffitidi fine anni novanta
avanguardia di paura a dar fiducia nei sorrisi
che affondavano coi denti i lembi alla mia
libera, gratuita, solida, armonica, tacita singolarità
E' un errore condividere il tuo tempo
si fugace ma forte con me dentro
Ora fagocita un mostro astratto dei colori tuoi
e di altri pennellate verso il basso
sintomo di mancamento gonfia bulimico adesso
trascina tutto nei sentieri dell'oblio
E' una bestia è testarda
è intestina fa fatica arranca
ad espeller nelle fogne le carogne
ingrassate da memorie e fantasie
Mi accerto che la terra sia ancora morbida
sopra ciò che è morto e sepolto sono un necrofilo
spero nell’amore il tuo continuo ritorno
cerco dove fondamenta antiche son divenute rovine
Sono solchi pesanti mentre afferro te
che t'aggrappi nelle anse del mio io
|
i discepoli di Pan Treviglio, Italy
Pop/Rock band.
Creiamo nuove forme di poesia.
L'elegante
sperimentazione di suoni nuovi del chitarrista e compositore Davide Bezza, con la creatività e la struttura ritmica di Giancarlo Rametta al basso e la grande apertura verso tutti i generi musicali di Nicolò Pandiscia alla batteria danno vita a una composizione di ambienti elaborati nella quale Marco Faiella è l'autore e il cantante
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